Fossacesia

Fossacesia è il primo paese sulla costa sulla sponda sinistra del Sangro. I collegamenti fra le due sponde del fiume erano garantite storicamente da “scafe”, zattere che trasportavano merci e persone. In tempi più recenti, dai ponti stradali e ferroviari. Queste comunicazioni saltarono nei primi di ottobre del 1943, quando le truppe tedesche si ritirarono in massa a nord del Sangro.

I tedeschi si insediarono nel centro abitato dopo l’8 settembre e da subito partirono le requisizioni di case e di generi vari, provocando malcontento nella popolazione. Il centro abitato subì il primo intenso bombardamento dagli Alleati la mattina del 12 ottobre 1943 che provocò ingenti danni agli edifici, la morte di 8 civili e il ferimento di molti cittadini. Il 14 ottobre fu emanato un ordine di sgombero e la popolazione si disperse nel territorio, sfollando al di là del fiume oppure si sparpagliò nelle campagne e grotte naturali circostanti. Coloro che abitavano nella frazione “Marina” ripararono a sud, verso l’omonima frazione di Torino di Sangro e ci fu chi, anche se per pochi giorni, trovò rifugio in mare, su un trabocco (macchine da pesca tipiche di questi luoghi) che isolò dalla terraferma manomettendo la passerella d’accesso.

I lavori di fortificazioni e l’installazione di postazioni di artiglieria interessarono notevolmente questa collina che domina la vallata e la foce del fiume e che quindi si connotava come postazione di difesa e controllo ma anche di offesa. Sul promontorio di San Giovanni in Venere venne posizionata la contraerea e proprio nel tentativo di abbattere queste postazioni, gli Alleati bombardarono pesantemente il colle.

La bellissima Abbazia di San Giovanni in Venere fu risparmiata dalla distruzione, come previsto da convenzioni internazionali per la salvaguardia dei siti di importanza artistica, anche se il chiostro riportò alcuni danni non ingenti. Crollò invece parte delle gallerie sotterranee che anticamente collegavano l’abbazia con la “chiesa gemella” costruita a Rocca San Giovanni e che fu utilizzata per anni come rifugio, in caso di pericolo, dai monaci che risiedevano nel monastero. Dopo la guerra il territorio di Fossacesia fu bonificato da molti ordigni inesplosi, alcuni rinvenuti anche in tempi recenti.

Altri bombardamenti si ebbero dal 22 al 30 novembre, durante e dopo la Battaglia del Sangro, che causarono la totale distruzione del centro storico. In questi giorni, molti furono i paesani che tentarono e riuscirono ad attraversare il fronte con l’ausilio di piccole imbarcazioni, sfruttando l’oscurità notturna per sottrarsi al tiro delle mitragliatrici tedesche. L’ VIII Armata entrò nella cittadina e la liberò il 1°dicembre facendo prigionieri un gran numero di soldati tedeschi che a Fossacesia erano affluiti dopo le sconfitte a Mozzagrogna e S. Maria Imbaro.

Dal 1°dicembre, i fossacesiani iniziano a far ritorno in paese. Un resoconto delle autorità, inviato al comando alleato, descrive la situazione in cui versava Fossacesia dopo poco più di un mese di guerra: la città era quasi interamente distrutta, il Municipio, le scuole, le chiese, la rete idrica, stradale ed elettrica erano inutilizzabili così come si registrarono ingenti danni all’agricoltura e alla pastorizia. Anche la chiesa parrocchiale di San Donato fu sventrata e divenne tristemente famosa una foto del Generale Montgomery ritratto all’interno delle sue rovine.

Molti perirono nelle settimane successive alla fine della guerra a causa delle mine inesplose che abbondavano nei campi, poiché in molti tornavano in campagna per riprendere i lavori agricoli o per raccogliere la frutta o ciò che spontaneamente cresceva. Progressivamente il territorio fu bonificato ma i segni del passaggio del fronte rimasero a lungo: munizioni, elmetti ed altri oggetti appartenuti ai due schieramenti furono ritrovamenti frequenti.

Per le perdite umane subite e per il pesante tributo pagato dal paese, quasi completamente distrutto, Fossacesia fu insignita della Medaglia d’Argento al Merito civile.

 

  • Monumento ai Caduti

In un giardino urbano, presso largo del castello, di fronte alla chiesa parrocchiale di San Do- nato, una lapide ricorda i Caduti Martiri della Libertà.

  • Mostra permanente

Presso Palazzo Mayer è possibile visitare la mostra ‘La guerra a Fossacesia e dintorni’ (1943-1945).

Comune di Fossacesia, Via della Marina, 18

Tel. 0872.62221

www.fossacesia.gov.it

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