
Gamberale
Durante i mesi, le guarnigioni tedesche si avvicendarono spesso ma ebbero sempre solo un compito di controllo del territorio e di contrasto alle azioni nemiche. Il territorio era difeso molto bene grazie a postazioni di mitraglieri appostate lungo i pendii e alla pre- senza di mine che rendevano oltremodo pericoloso avvicinarsi alla zona. Poteva tuttavia essere attaccato dall’alto. Gamberale fu infatti bombardata insistentemente (un pesante bombardamento si ebbe anche la Vigilia di Natale) dagli Alleati che la distrussero quasi completamente, distruggendo anche il Castello.
I pochi edifici che ancora erano in piedi vennero utilizzati come riparo dai soldati teutonici e la chiesa, al centro del paese, fu adibita a stalla e deposito di munizioni. Con la complicità di un inverno particolarmente rigido che rendeva difficoltosi gli spostamenti di uomini e mezzi e nonostante il massiccio attacco aereo, i tedeschi tennero il controllo del paese no alla primavera del 1944, non senza subire i tentativi di forzare le postazioni da parte degli Alleati: il 6 febbraio, a Gamberale, un gruppo misto di volontari di Pizzoferrato e di paracadutisti italiani venne colto di sorpresa dalle guarnigioni tedesche in perlustrazione nelle vicinanze del paese. Gli italiani conteranno 11 morti.
Il 7 maggio però la “Banda di Pizzoferrato”, capitanata dal maggiore D’Aloisio, tenterà di nuovo di conquistare Gamberale: 37 patrioti sferreranno l’attacco decisivo vincendo sui militari tedeschi e liberando il paese dopo mesi di occupazione. L’occupazione tedesca del 1943-44 e le vicende successive hanno valso a Gamberale la concessione della Medaglia d’Argento al Merito Civile, con la seguente motivazione: «Centro strategicamente importante, occupato dalle truppe tedesche impegnate a bloccare l’avanzata allea- ta sulla linea Gustav, subiva la perdita di numero- si suoi concittadini, vittime delle mine anti-uomo sparse sul territorio, di violenti cannoneggiamenti e fucilazioni. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio.
- Monumento ai Caduti
Sulla Strada Provinciale 164 per Palena, presso il passo della Forcella, c’è il complesso statuario dedicato agli alpini caduti. Un altro monumento dedicato ai caduti è presso la frazione Piano d’Ischia.